Quanto
viene corrisposto al notaio comprende sia la retribuzione della sua
prestazione professionale, sia il rimborso delle imposte, tasse, diritti,
e altre spese che la pratica comporta.
Queste
ultime anticipazioni possono essere (specie per le operazioni immobiliari)
di importo elevato ed il notaio, quando l'atto è stato stipulato, è
obbligato a pagarle in proprio.
Per
questa ragione il notaio può rifiutare la propria prestazione se non gli
vengono messe a disposizione le somme necessarie.
Il
cliente ha il diritto di conoscere il dettaglio analitico delle spese che
il notaio deve sostenere nel suo interesse anche se nella fattura sono
espresse sinteticamente.
La
richiesta di preventivi può essere soddisfatta con precisione solo quando
il notaio possieda tutti gli elementi e tutta la documentazione necessaria
per valutare la pratica.
Va
ricordato peraltro che, come per ogni altra prestazione professionale, il
criterio del costo non è quello migliore per orientare la scelta.
I
Consigli notarili (Organi locali di
disciplina e vigilanza sui notai) , quando ne vengono richiesti, hanno il
dovere di verificare la congruità delle parcelle dei notai.
In questa
sezione è possibile consultare e scaricare, in formato PDF (è necessario
il software gratuito
Acrobat Reader della Adobe per poter visualizzare il documento) il
provvedimento contenente le Tariffe notarili.
Si tratta del Decreto Ministeriale
del 27 novembre 2001, con le rettifiche formali che
hanno uniformato le Tabelle al dettato della Tariffa (approvate
all'unanimità dal Consiglio nazionale del
notariato con deliberazione del 1° febbraio 2002, n. 1/1516).
Il
provvedimento contenente la "Determinazione
della tariffa degli onorari, dei diritti, delle indennità e dei compensi
spettanti ai notai"
è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292, 17 dicembre 2001,
Serie Generale.
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